Candidate List: impatto, proprietà e significato per le aziende
La Candidate List è una parte fondamentale del Regolamento REACH dell’Unione Europea. Non è solo un documento tecnico, ma uno strumento chiave per promuovere la sicurezza chimica, proteggere la salute pubblica e facilitare la transizione verso un modello industriale più sostenibile.
Ma quali sono gli effetti sulle aziende e sull’ambiente? In questo articolo esploriamo l’impatto di questa lista, le sostanze incluse e le misure che le aziende devono adottare per conformarsi alle normative.
Quali proprietà definiscono le sostanze pericolose?
Le sostanze presenti nell’elenco sono identificate come sostanze estremamente problematiche (SVHC) a causa delle loro proprietà nocive per la salute umana o per l’ambiente. Alcune di queste proprietà includono:
- cancerogenicità: sostanze che possono causare il cancro alterando il DNA o interferendo con i processi cellulari;
- mutagenicità delle cellule germinali: sostanze che causano mutazioni genetiche, aumentando il rischio di cancro e di malattie ereditarie;
- tossicità per la riproduzione: composti che influiscono sulla fertilità e sullo sviluppo fetale, causando effetti quali infertilità, malformazioni congenite o ritardi nello sviluppo;
- persistenza, bioaccumulo e tossicità: sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB). Sostanze che non si decompongono facilmente nell’ambiente e si accumulano nei tessuti degli organismi viventi, aumentando la loro concentrazione man mano che risalgono la catena alimentare;
- interferenza con il sistema endocrino: sostanze che alterano il sistema ormonale, influenzando la produzione e l’azione degli ormoni;
Come viene inserita una sostanza nell’elenco?
L’inserimento di una sostanza nella Candidate List dell’ECHA segue un processo rigoroso:
In primo luogo, gli Stati membri, l’ECHA o enti esterni propongono sostanze sulla base di nuovi studi.
Viene quindi preparata una relazione tecnica che documenta le proprietà pericolose della sostanza e che viene sottoposta a una consultazione pubblica di 45 giorni in cui le aziende, le ONG e le altre parti interessate possono fornire ulteriori dati.
Alla fine, il Comitato dello Stato membro decide se la sostanza deve essere aggiunta all’elenco.
Dopo l’inserimento, queste sostanze possono essere spostate nell’elenco delle sostanze autorizzate, limitandone l’uso solo a casi approvati.
Frequenza di aggiornamento
La Candidate List viene aggiornata regolarmente, di solito due volte l’anno (a gennaio e a giugno), anche se possono essere effettuati aggiornamenti straordinari se vengono identificate sostanze con rischi urgenti. Questa frequenza consente di mantenere l’elenco aggiornato con i nuovi sviluppi scientifici e le nuove scoperte sulle sostanze pericolose.
Impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica
L’inclusione di sostanze pericolose in questo elenco mira a proteggere la salute pubblica e l’ambiente. I vantaggi includono:
- riduzione dell’esposizione a sostanze tossiche;
- prevenzione dell’inquinamento del suolo e delle acque;
- promozione di processi industriali più sostenibili;
Cosa significa questo elenco per le aziende?
Per le aziende, l’inclusione di sostanze nella Candidate List implica il rispetto di rigorosi requisiti legali per garantirne l’uso sicuro.
Ciò ha importanti implicazioni:
1. Obbligo di trasparenza:
le aziende devono informare i consumatori se i loro prodotti contengono più dello 0,1% di una sostanza elencata. Queste informazioni devono essere fornite entro 45 giorni dalla richiesta del consumatore.
2. Registrazione nel database SCIP:
se i prodotti contengono sostanze appartenenti a questo elenco, le aziende devono comunicarlo al banca dati SCIP (Substances of Concern In Products). Questo registro consente di tracciare le sostanze pericolose lungo tutta la catena di approvvigionamento e promuove l’economia circolare.
3. Costi aggiuntivi:
la valutazione, l’etichettatura e la sostituzione di queste sostanze generano costi economici e di tempo. Molte aziende devono riprogettare i loro processi o trovare alternative, il che può influire sui programmi di produzione e sui budget.
4. Reputazione e competitività:
il rispetto delle normative è essenziale per evitare sanzioni, ma anche per mantenere una buona reputazione presso i consumatori che richiedono sempre più sostenibilità.
Come possono le aziende prepararsi alla conformità al REACH?
- Audit interni: individuare se l’azienda utilizza sostanze elencate nei suoi prodotti o processi.
- Comunicazione con i fornitori: stabilire canali di informazione chiari per garantire la tracciabilità dei materiali.
- Investire nell’innovazione: ricercare alternative meno pericolose e più sostenibili.
- Formazione: mantenere i team aggiornati sulle normative REACH per garantire una conformità proattiva.
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