La Candidate List è una parte fondamentale del Regolamento REACH dell’Unione Europea. Non è solo un documento tecnico, ma uno strumento chiave per promuovere la sicurezza chimica, proteggere la salute pubblica e facilitare la transizione verso un modello industriale più sostenibile.
Ma quali sono gli effetti sulle aziende e sull’ambiente? In questo articolo esploriamo l’impatto di questa lista, le sostanze incluse e le misure che le aziende devono adottare per conformarsi alle normative.
Le sostanze presenti nell’elenco sono identificate come sostanze estremamente problematiche (SVHC) a causa delle loro proprietà nocive per la salute umana o per l’ambiente. Alcune di queste proprietà includono:
L’inserimento di una sostanza nella Candidate List dell’ECHA segue un processo rigoroso:
In primo luogo, gli Stati membri, l’ECHA o enti esterni propongono sostanze sulla base di nuovi studi.
Viene quindi preparata una relazione tecnica che documenta le proprietà pericolose della sostanza e che viene sottoposta a una consultazione pubblica di 45 giorni in cui le aziende, le ONG e le altre parti interessate possono fornire ulteriori dati.
Alla fine, il Comitato dello Stato membro decide se la sostanza deve essere aggiunta all’elenco.
Dopo l’inserimento, queste sostanze possono essere spostate nell’elenco delle sostanze autorizzate, limitandone l’uso solo a casi approvati.
La Candidate List viene aggiornata regolarmente, di solito due volte l’anno (a gennaio e a giugno), anche se possono essere effettuati aggiornamenti straordinari se vengono identificate sostanze con rischi urgenti. Questa frequenza consente di mantenere l’elenco aggiornato con i nuovi sviluppi scientifici e le nuove scoperte sulle sostanze pericolose.
L’inclusione di sostanze pericolose in questo elenco mira a proteggere la salute pubblica e l’ambiente. I vantaggi includono:
Per le aziende, l’inclusione di sostanze nella Candidate List implica il rispetto di rigorosi requisiti legali per garantirne l’uso sicuro.
Ciò ha importanti implicazioni:
1. Obbligo di trasparenza:
le aziende devono informare i consumatori se i loro prodotti contengono più dello 0,1% di una sostanza elencata. Queste informazioni devono essere fornite entro 45 giorni dalla richiesta del consumatore.
2. Registrazione nel database SCIP:
se i prodotti contengono sostanze appartenenti a questo elenco, le aziende devono comunicarlo al banca dati SCIP (Substances of Concern In Products). Questo registro consente di tracciare le sostanze pericolose lungo tutta la catena di approvvigionamento e promuove l’economia circolare.
3. Costi aggiuntivi:
la valutazione, l’etichettatura e la sostituzione di queste sostanze generano costi economici e di tempo. Molte aziende devono riprogettare i loro processi o trovare alternative, il che può influire sui programmi di produzione e sui budget.
4. Reputazione e competitività:
il rispetto delle normative è essenziale per evitare sanzioni, ma anche per mantenere una buona reputazione presso i consumatori che richiedono sempre più sostenibilità.
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Il Regolamento (CE) 1223/2009, il regolamento europeo sui prodotti cosmetici, stabilisce i requisiti per la sicurezza, la composizione e la commercializzazione dei prodotti cosmetici sul mercato europeo.
Questa normativa protegge i consumatori e garantisce che i prodotti soddisfino rigorosi standard di sicurezza, interessando produttori, distributori e importatori. Di seguito analizziamo in dettaglio gli aspetti più rilevanti, tra cui le restrizioni sugli ingredienti e l’etichettatura degli allergeni.
Questo regolamento, in vigore dal luglio 2013, definisce un quadro chiaro per la produzione e la vendita di cosmetici nell’UE. Il suo obiettivo principale è proteggere la salute dei consumatori garantendo la sicurezza dei prodotti cosmetici attraverso un rigoroso sistema di controllo e verifica.
Uno degli aspetti più importanti del Regolamento (CE) 1223/2009 è la regolamentazione degli ingredienti e degli allergeni nei cosmetici. I punti chiave sono illustrati di seguito:
Il mancato rispetto delle restrizioni sugli ingredienti e sugli allergeni può portare a sanzioni e al ritiro del prodotto dal mercato. Le autorità nazionali controllano questi aspetti per garantire la conformità al regolamento.
Per garantire la rigorosa conformità al Regolamento (CE) 1223/2009 nell’etichettatura e nella documentazione dei prodotti cosmetici, Lisam collabora con l’International Fragrance Association (IFRA). Offre soluzioni che garantiscono la conformità di relazioni, brochure, etichette e rapporti sugli allergeni alle normative vigenti.
Sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti, i produttori di cosmetici devono attenersi a normative rigorose che richiedono la valutazione e la certificazione della sicurezza dei loro prodotti prima della loro immissione sul mercato. Nell’UE, il regolamento (CE) 1223/2009 è il regolamento chiave, che stabilisce che tutti gli ingredienti devono essere chiaramente indicati sull’etichetta e soddisfare i requisiti di sicurezza e trasparenza per i consumatori.
IFRA è l’organizzazione globale che rappresenta i principali produttori di profumi del mondo. Grazie a questo rapporto, Lisam garantisce che le sue soluzioni siano sempre aggiornate con le ultime modifiche dell’IFRA. I sistemi di Lisam integrano le più recenti linee guida e standard del settore, facilitando la conformità dei produttori ai requisiti delle normative cosmetiche dell’UE e agli standard internazionali.
Lisam offre una soluzione specifica per l’industria cosmetica attraverso il modulo cosmetici di ExESS. Questa soluzione consente a produttori e distributori di generare report e certificati in conformità con le associazioni e le normative dell’UE e del Nord America.
Nel complesso, il Regolamento (CE) n. 1223/2009 ha rappresentato un passo fondamentale per garantire che i cosmetici siano sicuri per tutti i consumatori. Le restrizioni sugli ingredienti e la regolamentazione degli allergeni non solo aumentano la sicurezza, ma consentono anche ai consumatori allergici di fare scelte informate. Sia i produttori che i consumatori devono essere consapevoli di queste regole per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti cosmetici.
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